Tutto quello che avreste voluto sapere sui sitemi audio, ma che non avete mai avuto il coraggio di chiedere Vi siete mai chiesti cosa è il Surround? “To surround” in inglese significa “circondare”, infatti con questo tipo di sistema l’ascoltatore è realmente circondato dai diffusori, a differenza del più semplice stereo, con il quale si ottiene una direzione frontale del suono. Il Surround nasce per soddisfare le esigenze cinematografiche, rendendo i film sempre più coinvolgenti sotto il profilo dell’esperienza sonora. Molte persone pensano che il surround sia l’evoluzione dello stereo, come lo Stereo lo é stato per il Mono, ma non c’è idea più sbagliata di questa.

Surround 7.1

Esempio DTS 7.1 S.H.

Ogni modalità di ascolto deriva da una specifica esigenza, per questo ancora oggi il mono é utilizzato negli ambienti dove é importante che non ci sia l’aspetto panoramico del contenuto (ad esempio le diffusioni sonore nei centri commerciali, oppure negli stadi o nelle chiese). Con aspetto panoramico si intende il fatto che ognuno dei due o più canali abbiano dei segnali diversi fra loro per creare, appunto, la sensazione di panoramicità, ovvero di collocamento nello spazio. Avere due o più segnali nel caso di un centro commerciale, ad esempio, sarebbe controproducente, perché in base al reparto dove un cliente si dovesse trovare, sentirebbe solo una parte degli strumenti. Per ascoltare un cd o un vinile é importante utilizzare lo stereo, dato che l’obiettivo di chi produce musica é quello di riprodurre l’atmosfera di un palco con una band o un’orchestra che suona di fronte allo spettatore. L’aspetto panoramico, quindi, deve essere assolutamente frontale. La cosa cambia se la musica é accompagnata da un video, dove invece é più coinvolgente il surround, come ad esempio nel caso di concerti live, dove sul frontale abbiamo il palco e la performance dei musicisti, mentre sul posteriore avremo il pubblico; in questo modo, l’ascoltatore si sente immerso nell’ambiente del concerto.

Disposizione casse stereo

Disposizione casse stereo

Insomma, il Surround non é sempre migliore dello Stereo, perché dipende dal tipo di esigenza. Come é fatto il Surround? Se pensate di mettere cinque casse intorno a voi, facendole suonare tutte contemporaneamente, sempre, ed ottenere così un effetto surround… Beh, vi siete sbagliati. Avere cinque diffusori non significa necessariamente ottenere un effetto surround, perché i cinque canali devono riprodurre il più fedelmente possibile la realtà fisica. Ad esempio, il canale centrale é di solito dedicato al dialogo in primo piano o, comunque, principale nella scena; i canali sinistro e destro (main) sono stereo e, principalmente coinvolgono la colonna sonora e sono deputati a riprodurre effetti panoramici per gli spostamenti degli attori o degli oggetti sulla scena; le casse posteriori (il cosiddetto surround), invece, sono dedicate all’effetto etica o al movimento dei personaggi e delle cose dal retro al fronte. Ai primordi del surround, la posizione simmetrica delle cinque casse era imprendiscindibile, mentre oggi esistono dei sistemi di auto-taratura, capaci di correggere eventuali sfasature e posizionamenti errati. Per ottenere un ottimo Surround, si dovrebbero utilizzare diffusori full range (subwoofer escluso, ovviamente), in modo tale che ogni canale possa emettere la gamma completa di ogni suono, senza l’ausilio del subwoofer.

DiffusoriDynavoice Definition DM-6

Definition DM-6

Il subwoofer in un vero sistema Surround (non quelli da 200 euro tutto incluso, per intenderci) e dotato di diffusori ottimali, si attiva soltanto per riprodurre gli LFE (Low Frequency Effects), cioè gli effetti sonori tipo: un terremoto, l’atterraggio di un elicottero, un’esplosione, ecc.  Tutti i sistemi più economici, per risparmiare, utilizzano dei diffusori di piccole dimensioni incapaci di emettere le frequenze basse, lasciando al subwoofer il compito di riprodurle.

Subwoofer Dynavoice Definition SW-10

Definition sw-10

Fino adesso abbiamo parlato dei diffusori, ma un sistema surround non è niente senza una buona amplificazione! I nuovi amplificatori surround, nella grande maggioranza dei casi, sono dotati di sintonizzatore radio, per questo sono chiamati sintoamplificatori. La qualità di un sintoamplificatore dipende dalla quantità e qualità di standard che riesce a gestire (DTS, Dolby Digital, Dolby Pro-Logic, 3D, 4K, ecc.), da  quanti diffusori riesce a pilotare e dalla potenza (Watt RMS) che riesce a fornire. Un esempio di qualità, con caratteristiche eccellenti e soluzioni innovative (come ad esempio l’Airplay) è il sintoamplificatore Denon AVR-X2000.

Sintoamplificatore Denon AVR-X2000

Denon Avr-x2000 visuale frontale

  Questo sintoamplificatore è dotato di sette canali da 125W RMS l’uno, oltre all’uscita passiva per il subwoofer. Da notare i 7 ingressi HDMI e la comodissima uscita passiva per una seconda zona, utilizzabile ad esempio per sonorizzare il giardino. Per sapere come scegliere i diffusori e l’amplificatore più adatto alle tue esigenze e  per capire come è meglio disporli nella tua stanza, continua a seguire il nostro blog. Stay tuned iSpenk Turn your life on